1. | € 18,00 | EAN-13: 9788837231613 Denis de Rougemont La persona e l'amore
Edizione: | Morcelliana, 2018 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 18,00 | Descrizione | Descrizione del libroAmore pagano e amore cristiano, Eros e Agape, si intrecciano in una relazione dialettica nella storia delle religioni e delle filosofie orientali e occidentali, così come in personaggi che fanno parte del comune immaginario quali Don Giovanni e Tristano. Uno scenario assai diversificato cui il volume rinvia, con saggi risalenti agli anni 1934-1967 che concentrano il fuoco interpretativo sul concetto di "persona", nel quale si fonda e determina il vero "amore". Pagine che fanno emergere l'originalità del pensiero di Denis de Rougemont nell'ambito del personalismo europeo e i possibili sviluppi di un'etica cristiana in Occidente. | Aggiungi al Carrello |
|
2. | € 25,00 | EAN-13: 9788889746325 Denis de Rougemont L' avventura occidentale dell'uomo
Edizione: | Centro Studi Campostrini, 2018 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 25,00 | Descrizione | Descrizione del libroFrida l'artista, Frida la rivoluzionaria, Frida la santa, Frida la vittima, Frida la bisessuale, Frida l'icona di stile! Certamente Frida decide di comunicare tutto questo attraverso la sua pittura, ma é innegabile che con il suo stile costruisce una seconda pelle su cui incidere con altrettanta forza i suoi valori, il rispetto della sua disabilità e la fede nella cultura Tehuana. Per Frida l'abito é espressione della sua identità , del suo legame con il popolo e con le tradizioni messicane, espressione della sua stessa storia. Nel suo primissimo autoritratto, datato settembre 1926, Frida indossa «un romantico vestito di velluto color vinaccia con bavero e polsini, apparentemente di broccato d'oro». Nulla che faccia pensare a un abito tradizionale, eppure, a soli diciannove anni, la resa semiotica di ciò che indossa é già ben chiara e precisa. Ecco dunque che trova, proprio nella moda, la cornice perfetta per mettersi in mostra, una maschera per esorcizzare il dolore e la solitudine. Un contrasto potente, potentissimo, quasi surreale e tale da renderla icona di uno stile che non conosce eguali nella storia dell'arte. La tragicità della sua vita é allora compensata dalla gioia del suo guardaroba. Attraverso abiti e accessori, colori e profumi, Frida può così dichiarare il dolce affetto che la lega alla terra natia. Il suo stile personale e quasi fuori dal tempo. Il mondo del glamour s'inchina dunque alla donna che da sempre l'ha osteggiato in quanto espressione di splendore effimero, considerato nel suo quadro «Il mio vestito é appeso là » (1933) alla stregua dei simboli del consumismo americano, dal dollaro all'effige di Mae West. L'abito vuoto da theuana, con Huipil e Enauga che si staglia nel quadro contro Manhattan, é lì per ricordarci l'identità meticcia di Frida, che mai potrà fondersi con il capitalismo della società moderna, quella stessa società che, suo malgrado, l'ha trasformata in un'icona di stile. | Aggiungi al Carrello |
|
3. | € 19,90 | EAN-13: 9788875801151 Denis de Rougemont Pensare con le mani. Le radici culturali della crisi europea
Edizione: | Transeuropa, 2012 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 19,90 | Descrizione | E se non è così, è perché essi hanno abdicato o perché hanno subito un ammutinamento? È possibile allora indicare nuovamente un fine comune all'agire e al pensare, che inscriva entrambi entro un unico orizzonte di senso? Queste domande, attualissime, assillavano già negli anni Trenta Denis de Rougemont, allora membro attivo nel movimento personalista parigino. Il momento storico era tra i più delicati, teso tra le macerie di una guerra passata e le sirene di quella futura: de Rougemont cercò di rimettere insieme i cocci, e allo stesso tempo di prevenire future malattie. La via che egli indicava era quella del recupero del valore assoluto della "persona", dell'irripetibilità e della dignità di ognuno nel proprio nucleo esistenziale: realtà da proteggere e promuovere proprio nel momento in cui i totalitarismi di destra e di sinistra predicavano invece la dissoluzione del singolo in seno all'ordine sociale costituito. La persona totale, dunque, contro lo Stato totalitario: una persona ricostruita, capace di armonizzare nella propria azione il corpo e la mente, le mani e il pensiero, la finitudine e la trascendenza, tutti quegli elementi dialettici che ne costituiscono l'essenza profonda. Così la società occidentale ritroverebbe un fine comune, così l'Europa guadagnerebbe nuovamente un 'telos' verso cui indirizzare le proprie millenarie risorse culturali. | Aggiungi al Carrello |
|